Sempre più persone decidono di lasciare condizioni lavorative stabili in nome di un migliore equilibrio fra vita privata e lavoro. E puntano tutto sul trasformare idee o passioni in piccoli progetti di impresa personali.
Il fenomeno “yolo”, lasciare tutto per vivere meglio
“You only live once” è l’acronimo che, secondo il New York Times, descrive questo movimento, questo fermento che porta giovani impiegati ad abbandonare certezze e solidità per rincorrere sogni di autorealizzazione. La frase è estrapolata da una canzone del popolare rapper statunitense Drake, e ha portato a ribattezzare questa tendenza come la “yolo economy”. Una microeconomia basata su tantissimi aspiranti giovani imprenditori che vedono la loro fiammella accendersi grazie ad una miccia passionale ed etica più che razionale o analitica.
“Si vive una volta sola”, perché sprecarla in posizioni, che anche se poco rischiose e ben remunerate sono spesso avvilenti, alienanti e capaci di totalizzare la propria vita al punto di generare ansie, turbamenti, o rovinare il sonno e la salute psicofisica in nome di obiettivi che non sono propri?
Giovani imprenditori: perchè non iniziare con un banco rionale?
Nonostante la questione abbia riscosso l’attenzione dei media, al punto di dare un nome al fenomeno e generare analisi, opinioni e letteratura, probabilmente sotto questa generazione “yolo” vi è un substrato di aspiranti “yolo” imprenditori che condividono le stesse preoccupazioni e desideri, ma ancora non riescono a fare il passo, perché tra costi, tempi e lungaggini burocratiche, lo scontro con la realtà fa affievolire l’impeto iniziale.
Ma se si è in cerca di un buon compromesso fra rischi, costi e fattibilità un contesto che può venire in aiuto è quello dei mercati rionali. Aprire un banco ha costi e tempi decisamente inferiori di un attività su strada, oltre ad annullare le difficoltà iniziali di far conoscere la propria attività poiché si è inseriti fin da subito in una ampia vetrina di pubblico eterogeneo. Se il desiderio è procedere per passi, permettersi il lusso di sbagliare e migliorare, facendo scattare quei meccanismi di crescita snella che tanto fanno bene ad una nuova, originale e personale attività, il mercato rionale offre tutto quello di cui si ha bisogno per mettere da parte piccole titubanze.
4 idee per giovani imprenditori, da nuovi alimenti a riutilizzi creativi
Un mercato rionale offre una piazza variopinta di clientela, di tute le età, di diversi gusti, e soprattutto con alto potenziale di fidelizzazione essendo composta per la grande maggior parte da persone che vivono o lavorano nel quartiere. Abbiamo individuato quattro tipologie di idee imprenditoriali che in questo momento storico stanno riscuotendo sempre più successo fra i consumatori ma che hanno ancora poco spazio nella realtà dei mercati rionali:
1- La vendita sfusa non alimentare: tutti siamo abituati a trovare vino, spezie, frutta secca o altri alimenti venduti sfusi al mercato ma raramente possiamo acquistare altri tipi di prodotti di uso quotidiano senza avere l’ingombro e il peso etico di portarsi con sè anche inutili e dannosi contenitori di plastica. Una buona idea per chi ha cuore l’ambiente, noi conosciamo qualcuno che ci sta riuscendo con ottimi risultati, fra i nostri mercati.
2-Kombucha, kefir e alimenti fermentati: siete appassionati di cibi e bevande fermentate? Non siete gli unici, la passione per questo tipo di alimenti si sta diffondendo sempre di più: sono salutari, donano in cucina nuovi gusti sorpredenti e hanno quel fascino della novità. La domanda è in crescita, tuttavia l’offerta è spesso circoscritta a costosi negozi specializzati. Provare questa avventura in un banco di mercato vorrebbe dire avere costi di gestione minori e riuscire a soddisfare questa clientela in crescita con prezzi molto più concorrenziali.
3- L’upcycling: il ri-uso creativo del tessile è una delle attività che da più soddisfazione tra gli cultori del genere. Sappiamo che chi si cimenta nel tempo libero in questa pratica presto sviluppa tecniche e stili propri nel realizzare nuovi indumenti o accessori partendo da vecchi scampoli o abiti. Con i costi ridotti di un banco di mercato si può rendere molto velocemente e con pochi rischi una passione una vera e propria occupazione. Magari puntando su mercati già tradizionalmente conosciuti per la vendita di abbigliamento, come il Nuovo Mercato Esquilino, per avere subito una platea di pubblico completamente in target.
4-I Gruppi d’acquisto solidale: quest’ultima idea non è un attività di vendita diretta ma indiretta. I GAS sono gruppi di consumatori che si organizzano per acquistare frutta e verdura in grandi quantità da produttori o grossisti rigorosamente locali. Per avviarne uno con pochi rischi e con una valida disponibilità di materia prima, un mercato di quartiere potrebbe rappresentare un alleato ideale. In rete ci sono molte realtà che aiutano chi vuole iniziare questo tipo di attività e l’ ampia scelta ortofrutticola dei mercati rionali di Roma potrebbe essere il punto di acquisto dove fornirsi della materia prima, aiutando l’economia locale e l’ambiente.