Chi l’ha detto che si può mangiare bene solo in campagna? Anche in una città grande come Roma è possibile comprare dei prodotti freschi a km zero. Leggi il nostro articolo per scoprire dove trovarli e come scegliere in modo consapevole anche quando fai la spesa.
Prodotti freschi a km zero nei mercati romani
I mercati rionali sono il luogo perfetto dove trovare dei prodotti freschi a km zero nella capitale. Sono diversi i proprietari dei banchi che hanno una propria azienda agricola o un orto dove coltivano la frutta e verdura che poi rivendono al mercato rionale.
Tra i banchi del mercato potrai trovare prodotti freschi certificati, frutta e verdura biologica a prezzi contenuti dalla qualità ottima.
Se vuoi fare la differenza e ti stai chiedendo dove trovare i prodotti a km zero, il comune di Roma ti facilita il compito. Sul proprio sito web ha dedicato un’intera sezione alle esigenze di chi vuole avere un’alimentazione a km 0 e consumare prodotti salutari e di qualità.
Cosa significa prodotti a km zero?
Se ne sente spesso parlare, ma qual è la definizione di prodotti a km zero?
Di solito includono quei prodotti agricoli con il limite minimo possibile di chilometri tra il luogo di produzione e quello di vendita. Un esempio calzante è l’acquisto delle verdure fresche dal contadino provenienti dal terreno a pochi passi da casa vostra.
I prodotti a km zero accorciano anche la filiera di vendita poiché passano direttamente dal produttore al consumatore, riducendo l’impatto ambientale causato dal loro trasporto. Incluse le emissioni di anidride carbonica prodotte da mezzi di trasporto più o meno pesanti.
I mercati contadini: il filo conduttore tra produttore e consumatore
L’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) ha realizzato una mappatura di tutti i mercati agricoli di vendita diretta, anche detti mercati contadini, presenti sul territorio del Lazio.
Dando così il giusto rilievo a quei mercati dove i prodotti agricoli sono venduti esclusivamente dai produttori. Qui trovano rilievo particolare i prodotti tipici locali che rispettano alti livelli di qualità e sostenibilità. Il tutto volto a garantire un risparmio significativo per il consumatore finale.
Una filiera breve permette inoltre di tutelare maggiormente l’ambiente e di promuovere il patrimonio agroalimentare della regione.
L’esatto opposto di quello che si ottiene nella catena della grande distribuzione organizzata (GDO) dove le quantità prodotte sono così elevate da non permettere una sufficiente selezione dei prodotti e della loro qualità. All’interno della GDO i prodotti sono smerciati attraverso una complessa rete di supermercati e catene di vario tipo di intermediari dislocati in diversi punti sul territorio. Dove non esiste il minimo rispetto per la naturale stagionalità e diversità, causando un aumento significativo della standardizzazione.